lunedì 20 febbraio 2012

La recensione di Davide Longoni su La zona morta

E’ uscito in libreria in questi giorni “L’ombra dei sogni” di Fabio Musati (96 pagine; 10 euro), pubblicato dalle Edizioni CentiAutori nella collana “Narratopoli”. Si tratta di un’antologia in cui horror, thriller e fantasy la fanno da padroni. Due sono le principali emozioni che accompagnano il lettore tra le pagine di questo libro: l’ebbrezza della fuga verso mondi solo in apparenza banali ma che a uno sguardo più attento si svelano ricchi di misteri, incubi e sogni; e la sfuggente sensazione di cogliere nelle parole dei protagonisti l’intimo segreto delle “cose” del nostro quotidiano.
I sogni di cui si parla nel titolo di quest’opera dello scrittore milanese Fabio Musati sono quelli dei protagonisti di nove appassionanti racconti, che si trasformano in avventure da vivere a capofitto, tenuti per mano da una guida che ci osserva da lontano: lo sguardo attento di Kafka che regala alla logica la possibilità di cogliere l’identità degli uomini.
Come dicevamo, diversi sono i generi letterari attraversati con abilità da Fabio Musati, che in sole 96 pagine riesce a passare dall’horror al thriller al fantastico, non smarrendo mai come punti di riferimento i momenti fondamentali dell’esistere umano: l’amore, il sesso il confrontarsi con se stessi.
“L’ombra dei sogni” è scritto con un linguaggio plasticamente formato sulla necessità di descrivere la realtà per come essa si presenta ma, al tempo stesso, di individuare in essa misteri, manie e incubi che segnano le giornate. Buona la capacità descrittiva per cui i paesaggi e gli ambienti sono descritti nella loro essenzialità. Alcuni racconti appaiono volutamente claustrofobici per aumentare la tensione nel lettore, stordito da piani, quello della realtà e quello dell’immaginazione, che si sovrappongono, si alternano sfasando le percezioni del lettore. L’autore chiama il lettore a guardarsi attorno e a cogliere quanto di misterioso ci sia nel nostro mondo quotidiano meno banale e ripetitivo di quello che spossa pensare. Mistero che trova nella immaginazione letteraria la sua chiave di volta.
Fabio Musati, originario della Valsesia, è nato a Milano nel 1957, dove vive con la moglie Valeria e il figlio Guido. Con Tabula Fati, Prospettiva Editrice e Cento Autori ha pubblicato alcuni libri di racconti e con Laruffa Editore i romanzi “L’angelo nero” e “Tramonto Falck”. Nel 2006 ha collaborato come assistente alla drammaturgia di Serena Sinigaglia per lo spettacolo “1989 – I crolli”, ora parte del repertorio della compagnia teatrale A.T.I.R di Milano. Ha vinto vari concorsi di narrativa inedita e di testi teatrali, tra i quali due edizioni del “Premio Teramo” (2006 e 2007) e il “Premio Racconto nel Cassetto 2009”.
Sperando di aver solleticato il vostro interesse, non ci resta che augurarvi buona lettura.

Davide Longoni



La recensione su 100 news

(4 febbraio 2012) Lo scrittore milanese Fabio Musati firma per le Edizioni CentoAutori L’ombra dei sogni. Due le principali emozioni che accompagnano il lettore: l’ebbrezza della fuga verso mondi solo in apparenza banali, ma che ad uno sguardo più attento si svelano ricchi di misteri, incubi, sogni e la sfuggente sensazione di cogliere nelle parole dei protagonisti l’intimo segreto delle “cose” del nostro quotidiano. I sogni di cui si parla nel titolo del libro sono quelli dei protagonisti di 9 appassionanti racconti, che si trasformano in avventure da vivere a capofitto, tenuti per mano da una guida che ci osserva da lontano: lo sguardo attento di Kafka che regala alla logica la possibilità di cogliere l’identità degli uomini. Diversi i generi letterari attraversati con abilità da Fabio Musati, che in sole 96 pagine riesce a passare dall’horror al thriller al fantastico, non smarrendo mai come punti di riferimento i momenti fondamentali dell’esistere umano: l’amore, il sesso, il confrontarsi con se stessi.
Un linguaggio plasticamente formato sulla necessità di descrivere la realtà per come essa si presenta ma, al tempo stesso, di individuare in essa misteri, manie ed incubi che segnano le giornate. Buona la capacità descrittiva per cui i paesaggi e gli ambienti sono descritti nella loro essenzialità. Alcuni racconti appaiono volutamente claustrofobici per aumentare la tensione nel lettore, stordito da piani, quello della realtà e quello della immaginazione, che si sovrappongono, si alternano sfasando le percezioni del lettore. L’autore chiama il lettore a guardarsi attorno e a cogliere quanto di misterioso ci sia nel nostro mondo quotidiano meno banale e ripetitivo di quello che spossa pensare. Mistero che trova nella immaginazione letteraria la sua chiave di volta.
http://www.100news.it/site/2012/02/04/lombra-dei-sogni-nove-racconti-da-brivido/

martedì 24 gennaio 2012

La recensione di Bruno Bacelli su Fantasy Magazine

http://www.fantasymagazine.it/libri/16057/l-ombra-dei-sogni/

Fabio Musati, autore milanese, pubblica una nuova raccolta di racconti con la casa Edizioni Cento Autori. Non del tutto inerenti il fantastico: spesso si limitano a sfiorarlo con il dubbio, la sensazione. Un po' come con il grande Dino Buzzati, nell' Ombra dei Sogni abbiamo una partenza da situazioni quotidiane e semplici e uno sviluppo verso l'ignoto, il misterioso o verso la situazione paradossale kafkiana. Difficile dare una definizione unica a questi racconti, che spaziano tra generi differenti.
Spesso si incontra un elemento nuovo, un qualcuno o un qualcosa (una casa deserta che si vede tutti i giorni passando per strada, un criceto che sbadatamente si acquista e ci si porta in casa, una persona incontrata in ascensore) che permette di mettere in luce le nevrosi, i dubbi, i sogni o i desideri del protagonista. Che a sua volta può essere un personaggio in cerca di sapere e di verità oppure congelato nella routine quotidiana, nella nevrosi o nella noia, desideroso del contatto con l'altro o al contrario ansioso di essere lasciato nel proprio guscio.

Spesso, e questo può essere interpretato in molti modi e avere una valenza positiva o negativa a seconda dei gusti, non c'è un vero e proprio disvelamento finale, e la storia termina nel dubbio e nel mistero così come è iniziata (ad esempio: La Statua). Talvolta, e in modo molto più classico, si comprende la premessa nelle ultime righe (Il Faro). E non manca un racconto in cui si abbandona la sofisticazione e i personaggi dai comportamenti leziosi per passare a una storia dal risvolto grottesco ma drammatica, umana e reale (Natale in Padania).

In meno di cento pagine abbiamo diverse strade narrative, e inoltre il dono della sintesi e della brevità. Difficile dire se questi racconti possano trovare il consenso del lettore amante di un fantastico spettacolare e avventuroso, ma anche il lettore più giovane, se abbastanza curioso, si potrà cimentare con questa breve raccolta.

martedì 10 gennaio 2012

La recensione di un blogger

L'Ombra dei Sogni è una raccolta di racconti molto esile (nemmeno cento pagine) di Fabio Musati, scrittore con già un paio di pubblicazioni alle spalle; l'esilità non impedisce alla casa editrice Edizioni Cento Autori di prezzarlo a ben 10 euro.
La brevità comunque non è un problema per me, e nemmeno la diversa natura dei racconti, che spaziano in diversi generi: anzi la varietà di questa raccolta è interessante. Abbiamo dei personaggi alla ricerca di misteri, situazioni kafkiane, drammi e tragedie, prospettive sulla natura umana. 
A volte i misteri non si disvelano, e a volte il finale mi lascia perplesso anche quando la storia in sé ha risvegliato interesse.
Storie strane. Un capolinea del metrò di Milano, che conosco bene, diventa un posto misterioso (le persone scompaiono! O è il personaggio narrante a essere diventato pazzo?). Un tizio che fa strana vita da recluso, scrivendo manuali per elettrodomestici come lavoro, che ad un certo punto si ritrova un criceto in casa, che subdolamente interrompe la sua routine fossilizzata. Curiosità, storie dell'assurdo, indagini che finiscono nel nulla... i racconti di Musati mi ricordano un po' il grande Buzzati, e alcuni sarebbero molto carini... se fossero un po' meno ermetici.
http://mondifantastici.blogspot.com/2012/01/lombra-dei-sogni.html

domenica 8 gennaio 2012

La recensione di Amneris De Cesaris

L’OMBRA DEI SOGNI – di FABIO MUSATI

Edizioni CentoAutori – brossura – Euro 10.00
Fabio lo conosco ormai da sette anni. Eravamo sullo stesso forum e improvvisamente ci siamo scritti un messaggio privato: stessa insoddisfazione, stessa sensazione di perdere tempo e non imparare a scrivere in maniera “proficua”. Quello stesso giorno, da lì ce ne siamo andati, senza dire niente a nessuno, quasi in segreto (sarebbe stato poi gridato allo scandalo da qualcuno, infatti), quasi in clandestinità. Abbiamo aperto F.I.A.E. qualche giorno più in là, insieme ad altri che Fabio conosceva meglio. E ancora oggi siamo insieme nel gruppo e nella scrittura. Una cosa mi colpì subito di Fabio: scriveva bene. In modo incisivo, forte, senza pericolo di essere frainteso. Non metteva fronzoli o metafore in quello che scriveva, solo fatti. Fluidità. Non tutto quello che scriveva mi piaceva, spesso l’ho criticato, ma dalla sua c’era che io non ero allora molto avvezza alle storie “metafisiche” o “fantastiche” nella più pura accezione del termine. Io scrivevo di favole d’amore, dolcissime, cariche (si può dire grondanti) di miele, lui da sempre è stato caustico, quasi amaro. Ha scritto e pubblicato molti libri da allora, Fabio. Prima o poi riuscirò a leggerli tutti. Ma – come ebbe a scrivere qualcuno su di lui prima di me - tanto so già come scrive, non ho bisogno di conferme. So che scrive in maniera impeccabile. Ho letto il suo nuovo libro, una raccolta di racconti. Alcuni li conosco già, ma il rileggerli è sempre una scoperta. Altri invece sono stati una bellissima sorpresa. Quello che li accomuna tutti è il senso del viaggio onirico, ma sempre ben ancorato alla realtà quotidiana. Ho amato moltissimo “Natale in Padania” per quel senso di mesta e malinconica impotenza che i protagonisti mostrano senza vergognarsene. E “Oltre il capolinea”, direi sublime nella sua delirante lucidità. Qualcuno troverebbe similitudini tra la scrittura di Fabio Musati e quella di qualche scrittore famoso, magari scomodando il solito R. Carver. A me piace pensare che la scrittura di Fabio Musati sia unica e fedele soltanto a lui stesso, e che quella fluidità di immagini e descrizioni derivi  dal bisogno dello scrittore di dipingere la realtà a tratti nudi e crudamente reali, incorniciandoli poi con una spruzzata di irrealtà solo per cristallizzare la pena e la malinconia che da essa scaturiscono. Un bel libro, da consigliare assolutamente a chi ama i racconti e la rappresentazione della realtà senza sconti. Un bravo scrittore, pluripremiato, insignito di premi prestigiosi da seguire con attenzione.
Amneris De Cesari

lunedì 5 dicembre 2011

La recensione su Anobii di Chiara Valentina Segré

Nove finestre sulle complessità della psiche

Che cos’è il sogno? Come si fa a catturarne uno? Questo si domanda il protagonista de La Gabbia, racconto che apre l’antologia L’Ombra dei Sogni di Fabio Musati.
Molte discipline, dalla scienza alla filosofia alla psicanalisi, hanno provato a dare una risposta ma la natura del sogno resta ancora effimera e sfuggente. Solo su un punto tutti concordano: il sogno è una finestra verso stati del nostro mondo interiore e psicologico molto profondi, dove si tendiamo a nascondere ciò che di noi non ci piace di noi, pulsioni istintuali più o meno sopite dalle regole sociali e della convivenza civile; in una parola il nostro lato nascosto, la nostra Ombra.
Eppure, come si percepisce leggendo i nove racconti di Fabio Musati, il sogno è reale, e getta la sua Ombra, i suoi strascichi, nella nostra vita, nella vita dei protagonisti che scorrono pagina dopo pagina, che scivolano attraverso una scrittura capace di far vivere le storie in una dimensione sospesa tra il sogno e la veglia.